Marionette e Comunicazione

Il Carosello delle marionette Colla.

Nel 1936, molto prima che la pubblicità si impadronisse del nostro vivere quotidiano, al Teatro Gerolamo di Milano la Compagnia Carlo Colla e Figli faceva nascere i "bozzetti pubblicitari".
Il primo esempio si intitolava "Il castello del diavolo" ed era ben lontano dai brevissimi spot a cui ora siamo abituati: si trattava di uno spettacolo vero e proprio, durava due ore, contava una sessantina di personaggi impersonati da marionette create da Ambrogio Casati e vestite con i costumi della sartoria Caramba e il tutto era interamente sponsorizzato, come diremmo oggi, dalla Bayer.
A risolvere in bene la maledizione gettata dal diavolo sulla Val Malsana e sui suoi abitanti caduti ammalati, appariva a fine spettacolo il giovane Bayerino.
Entrava in scena su una Topolino, assistito dalla Fata Aspirina e armato di una valigetta piena di pastiglie che, distribuite alla popolazione, guarivano, immediatamente e miracolosamente, grandi e piccini.     
Questo spettacolo, denso di segni futuristi come le sette marionette - automi che prendono il posto delle tradizionali maschere di Carnevale - a ulteriore testimonianza della malattia che affligge la valle maledetta - veniva replicato solo nel pomeriggio e visse un'unica stagione con 16 repliche.
Nel 1944/'45 la vicenda venne ripresa senza più la Bayer e con il titolo "La leggenda di Valfiorita".
In questa nuova veste visse molti anni: gli stessi Carlo III Colla ed Eugenio Monti Colla ebbero modo di lavorare nello spettacolo.
Di questo primo straordinario documento pubblicitario ci è arrivato per fortuna tutto il materiale originario.
La formula pubblicitaria fin qui descritta non ebbe altro seguito e dobbiamo arrivare al 1948 per vedere altri "bozzetti", ripresi a ogni replica fino agli anni '50.
Questa volta si tratta però di brevi scene, un quarto d'ora circa, programmate nell'intervallo fra la commedia e il ballo o l'azione fantastica secondo la programmazione consueta di quegli anni al Teatro Gerolamo.  
Carlo II Colla, il creatore di queste nuove scene come dello spettacolo del '35, dà un titolo anche a questi brevi lavori "sponsorizzati": ecco allora "Il gran consulto" che pubblicizzava la Magnesia San Pellegrino, ed ecco "Turandolino", voluto dalla Motta a sostegno dei suoi panettoni.
Queste due creazioni sono ora riproposte nella loro integrità, con le dodici marionette del primo e le undici del secondo mini-spettacolo, vestite con gli abiti originali. Rifatti ex novo invece i "pezzi portanti": il barattolone con braccia e gambe della Magnesia che lo zio Giocondo distribuiva in giro vantandone i prodigiosi effetti e i panettoncini con le ali "protagonisti", accanto a Turandolino, dello "spot" Motta.     
(foto Margherita Busacca)
Negli anni successivi, le marionette Colla sono state protagoniste anche di spot realizzati per la televisione; nel 2006 per la campagna istituzionale del Credito Cooperativo Italiano (BCC) per la quale sono state realizzate delle marionette ad hoc, animate sotto la direzione di importanti professionalità del mondo del cinema e della comunicazione.
Tre spot da 30 secondi, ambientati durante un party mondano, su un campo da golf ed in una palestra.
Regista Luca Lucini, reduce dal successo di “Tre metri sopra il cielo”.
Gli abiti delle marionette sono stati disegnati da Gabriella Pescucci, costumista premio Oscar per "L'età dell'innocenza" di Martin Scorsese e nomination con “La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton.
Le scenografie sono state realizzate da Gianni Quaranta, premio Oscar per "Camera con vista" di James Ivory. Ha lavorato inoltre Silvano Mattei, uno dei più famosi pittori di scena al mondo.
Le voci delle marionette appartengono ai migliori doppiatori italiani. Sono le voci di Robin Williams, Richard Gere, Harvey Keitel, John Turturro, Gary Oldman, Norman Freeman. Leo Gullotta presta la voce all'ironico presentatore dei tre soggetti della campagna.
Tutta italiana anche la creatività, firmata dalla sede romana dell'agenzia pubblicitaria McCann Erickson.